IV novembre

A 100 anni dalla fine del primo grande conflitto mondiale ricordiamo con profondo affetto e immensa gratitudine i 689.000 soldati italiani che persero la vita e i 1.050.000 che rimasero mutilati e feriti durante il primo conflitto mondiale. La vittoria di quella guerra non poté comunque compensare l’enorme perdita di giovani vite che la nostra patria subì.

Perché il sacrificio di questi giovani non sia stato vano, è nostro dovere saper apprezzare e difendere come bene prezioso il lungo periodo di pace e libertà che l’Europa unita ci ha garantito e che ci consente di soddisfare l’attaccamento alla vita insito in ogni essere umano.
E per dimostrare l’attenzione profonda della nostra Città a tutti i caduti indistintamente, posiamo quest’anno una nuova targa che arricchisce ulteriormente il cammino della memoria interno al Parco della Rimembranza: la lettura delle vicende della Prima e Seconda Guerra Mondiale e  di quelle relative ai soldati Austrungarici sia per noi fonte di insegnamento e di maggior consapevolezza di quanto ogni guerra non porti mai a una vera vittoria nemmeno chi ne esce vincitore