Chiesa di San Domenico


La vasta chiesa dei Predicatori di San Domenico è un edificio a tre navate di eguale altezza (chiesa a sala) eretto nel Trecento e completato il secolo seguente con cappelle di nobili famiglie chieresi, tra cui i Broglia (cappella maggiore). Restaurata nei secoli, ci è giunta nella veste ottocentesca, sebbene la struttura originaria sia rimasta ben leggibile.
Il coro conserva due grandi tele di Guglielmo Caccia (Moltiplicazione dei pani e dei pesci e Resurrezione di Lazzaro) e un coro ligneo seicentesco.
La cappella del Rosario conserva una bella tela della Vergine Maria col Bambino e nobili chieresi, con le storie del Rosario, ancora di caccia. Una terza tela dell'artista monferrino si trova nella cappella di San Pietro Martire. Nel primo pilastro sinistro si ammira un affresco della Madonna del latte, molto venerato.
Nella cappella di San Tommaso si conserva il prezioso cingolo riposto in una grande teca neogotica. La cappella della Natività, alla base del campanile, è stata recuperata col restauro di affreschi della fine del Trecento, commissionati dalla famiglia Villa.
La prima cappella a sinistra ospita la tela della Deposizione dalla Croce, bella copia di originale di Gaudenzio Ferrari, ed una copia di una tela del Guercino conservata nella chiesa di San Domenico di Torino. Nella terza cappella della navata sinistra ha sede l'antica Confraternita di Sant'Eligio.
Il convento ospita i frati domenicani, che vi esercitano attività spirituali e culturali e ospitano visitatori e pellegrini nella moderna foresteria.

 
Foto di Matteo Maso
 
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