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Ambiente
Il Progetto Parco Tepice
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La realizzazione del Parco Tepice del Pellegrino rientra nel vasto disegno Corona Verde, progetto strategico a regia regionale che interessa l’area metropolitana e la collina torinese coinvolgendo il territorio di ben 93 comuni.
La finalità è realizzare un’infrastruttura verde che integri la Corona di Delizie delle Residenze Reali con la cintura verde, rappresentata dal patrimonio naturale dei parchi metropolitani, dei fiumi e delle aree rurali ancora poco alterate, per riqualificare il territorio metropolitano torinese e migliorarne la qualità di vita.
Il Comune di Chieri è capofila di uno dei sei Ambiti Territoriali che partecipano e supportano la regia dell'intero progetto Corona Verde e, in sede di realizzazione, ha condotto importanti interventi di riqualificazione e recupero paesaggistico ambientale del tratto urbano del Rio Tepice.
L'Area ha subito un profondo restyling restituendo alla Città un’area attrezzata per il gioco, i percorsi ed ampi e curati spazi verdi.
Caratteristico il tratto di muro che ripercorre il tracciato delle mura medioevali e la realizzazione di un modello di micropaesaggio che evoca il consueto paesaggio agricolo. Con questa finalità sono state scelte e selezionate piante aromatiche e specie erbacee che riconducono al tradizionale paesaggio rurale.

In un'ottica di condivisione di beni comuni e patti di condivisione è stata individuata un'area a fruizione libera, non arredata, che la collettività possa autogestire con attività praticabili, strettamente previste dal Regolamento Comunale per la partecipazione nel governo e nelle cura dei beni comuni, relativamente alla gestione condivisa di spazi pubblici

 

L'intitolazione Tepice

Rio Tepice è caratterizzato da un percorso di pochi chilometri che, dalle colline torinesi attraversando la Valle Ceppi arriva nella Città di Chieri.
In un tratto subisce uno sdoppiamento per effetto di antichi lavori di canalizzazione ancora solo parzialmente studiati, che hanno determinato la formazione di un corso parallelo, utile per le attività di alcuni mulini e manifatture. Uno dei tratti assume il nome di Rio Pellegrino, per motivi forse legati agli antichi percorsi dei pellegrini diretti verso l'Astigiano, che sostavano a Chieri nelle locande e nei luoghi religiosi di ospitalità. 
L'antico accesso delle acque del Rio Pellegrino si trova tra i numeri civici 13 e 17 di viale Francesco Fasano, e alimenta il corso interno del torrente (il cosiddetto Rio Merdero, così denominato dal colore delle sue acque melmose), situato sotto la via dei Molini. Probabilmente, lo sdoppiamento del rio Tepice è ancora esistente, ma nascosto dalla massiccia urbanizzazione della valle a Ovest dell'abitato di Chieri. 

Il sito del Parco Rio Tepice del Pellegrino si trova a ridosso delle mura e a un passo dall'ingresso in Chieri dei suddetti corsi d'acqua, da qui la volontà di dedicare l'Area verde al Rio che la delimita e alla sua funzione storica.