Il 22 giugno 1845 una “straordinaria copia d’acqua” causò lo straripamento del rio Canarone, noto ai chieresi, causando gravi danni al ponte di proprietà congiunta con il Comune di Andezeno.

Per la sistemazione del ponte, dopo la demolizione delle parti pericolanti, i due comuni si accordarono e le autorità autorizzarono la spesa condivisa.
I lavori erano urgenti per il trasporto delle messi, che gli agricoltori di quella zona stavano per raccogliere: l’intervento fu rapido ed efficace.

Al principio di agosto il conto era pronto: si spesero 349,27 lire, cioè 11,77 in più rispetto al preventivo del perito.

Non si era previsto il costo della perizia il “misuratore” Domenico Faggiani, che il 23 giugno aveva fatto il suo sopralluogo al ponte diruto, costo che ammontò a lire 37,90.
La relazione del perito è allegata alla deliberazione consiliare che approva il resoconto dell’economo civico Talpone.

Gli artigiani coinvolti nei lavori furono: