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Chieri e le sue Risorse

RISORSE FINANZIARIE


Oltre le linee programmatiche: il “caso” Chierifarma come emergenza affrontata dall’amministrazione in carica

La Società Chierifarma, costituita su iniziativa del Comune di Chieri nel 2005, si è occupata della gestione delle tre farmacie di Chieri  e, in convenzione, della gestione della farmacia del Comune di Villastellone, maturando negli anni del suo funzionamento profitti e perdite, queste ultime connesse sia a fattori organizzativi, sia all’andamento delle vendite dei farmaci, condizionate dal mercato e dalle politiche decise a livello regionale. All’inizio del 2015, dopo il cambio della “governante” decisa dalla nuova Amministrazione appena insediata, sono emerse criticità in ordine alla gestione finanziaria ed economica della società, che fin da subito si sono rivelate preoccupanti, sia per la loro natura, sia per la loro dimensione finanziaria.
Il Tribunale Penale di Torino ha concluso (ottobre 2017) il processo per il primo livello di giudizio a carico della ex contabile della Società e di altri imputati rei di aver perpetrato nel corso degli anni dal 2012 al 2014 sottrazioni continue di liquidità a danno della Società. Il valore del “maltolto” è risultato di oltre 1 milione di Euro. L’attività degli organi giurisdizionali è in corso in sede civile.  L’Amministrazione si è trovata quindi nella necessità di assumere immediate iniziative a salvaguardia della continuità aziendale della Società e dei contratti di lavoro dei 17 dipendenti, con una “ricapitalizzazione” a copertura del pesante deficit di bilancio risultante dalla rielaborazione dei dati contabili del triennio precedente il 2015, pari a oltre 750.000 euro. Tale operazione, assolutamente necessaria per salvare il patrimonio comunale e i posti di lavoro dei dipendenti, non è stata scevra di
forti contrasti, sia da una parte del Consiglio Comunale, sia dal Collegio dei Revisori. Questi ultimi hanno espresso un parere negativo nel merito del provvedimento in quanto la società, a loro giudizio, si trovava nella condizione di incapacità a perseguire il proprio fine sociale e come tale doveva essere messa in liquidazione. Per la prima volta nella storia amministrativa del Comune la maggioranza del Consiglio Comunale ha approvato l’atto di ricapitalizzazione societaria sia pure in presenza di un parere negativo espresso dal Collegio dei Revisori. A seguito delle nuove norme emanate dal Parlamento in materia di società partecipate dagli enti locali e in relazione alle oggettive difficoltà di garantire una efficace gestione e soprattutto l’esercizio del controllo analogo da parte dell’Amministrazione Comunale, l’Amministrazione ha deciso di alienare la Società, mantenendo tuttavia la proprietà della licenza delle tre farmacie comunali di Chieri. La predisposizione degli atti di gara ha richiesto una valutazione accurata da parte degli uffici, sia per effetto di una legislazione in continua revisione, sia a causa delle azioni legali intraprese dalla Società sul versante penale, amministrativo e contabile.  L’obiettivo dato dal Consiglio Comunale è stato quello di valorizzare la società, mantenendo, come già detto, la proprietà della licenza delle tre farmacie comunali e salvaguardando i posti di lavoro dei dipendenti di Chierifarma. Il ricavato dalla vendita delle quote societarie di Chierifarma avrebbe dovuto essere impiegato nel finanziamento di investimenti strutturali di cui la Città aveva bisogno. Nel mese di aprile 2017 è stato pubblicato il bando per la cessione, mediante asta pubblica, del 100% delle quote della Società Chierifarma Srl e nel mese di luglio 2017 si è addivenuti alla cessione delle quote e all’incameramento del valore attualizzato della concessione quarantennale del servizio farmacie. Tale obiettivo, alla luce dei futuri sviluppi, avvenuti nel corso della prima parte dell’esercizio 2017 è stato pienamente raggiunto.  Particolare cura è stata contemporaneamente rivolta alla gestione degli organismi gestionali esterni partecipati dall’Ente con l’adozione del decreto sindacale relativo alla razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente detenute, ai sensi di quanto previsto dalla legge di stabilità 2015. Periodicamente viene adottato un monitoraggio dello stato di salute degli organismi partecipati dal Comune in relazione in merito allo stato di attuazione del suddetto decreto di razionalizzazione.