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Il Regolamento dei Beni Comuni

Chieri è considerato tra i comuni all’avanguardia della sperimentazione sul tema dei beni comuni, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 105 del 24 novembre 2014 la Città si è dotata del "Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni”.

Solo qualche mese prima il Comune di Bologna, in collaborazione con Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà, approvava il primo regolamento per la gestione e cura dei beni comuni in Italia. Ad oggi tale documento è sottoscritto in oltre 270 comuni in tutta Italia e la rete è in continua espansione (Labsus, 2022).

Il Regolamento ha l'obiettivo di rendere più libera e diretta la partecipazione dei cittadini al governo della Città e alla cura dei beni comuni, in applicazione dell'articolo 118 della Costituzione, che favorisce “l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà”.

Con l’entrata in vigore di questo strumento è cambiato il rapporto tra le parti e il modello a cui si fa riferimento: l’amministrazione condivisa non si basa più su rapporti asimmetrici ma sull’alleanza tra il comune e i cittadini nella gestione e cura dei beni di interesse generale.

Revisione del Regolamento nel 2022

Dopo 7 anni di sperimentazione (e più di 40 patti di condivisione attivati sul territorio di Chieri) l’Amministrazione ha ritenuto opportuno aggiornare il documento per rinnovare il suo impegno, consolidare le procedure virtuose e garantire una maggiore accessibilità a tutti i cittadini del territorio.

La revisione del Regolamento si è basata sul prototipo messo a disposizione da Labsus: uno schema chiaro e completo adattato all’esperienza chierese. Tuttavia l’obiettivo è rimasto invariato, il nuovo “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 52 del 30/05/2022 del definisce oggetto, modalità, responsabilità di quella che viene chiamata amministrazione condivisa.

Il processo di adozione del Regolamento ha coinvolto i cittadini, i tecnici e la parte politica in un calendario di appuntamenti sviluppato da settembre 2021 a maggio 2022.

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