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CHIESE


DI CHIERI

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Chiesa di San Domenico


Dell'esistenza della Chiesa di San Domenico si ha notizia già nel XIV secolo, infatti nel 1332 il Consiglio Comunale concesse ai frati Domenicani un contributo per la sua costruzione.
La Chiesa appartiene ancora oggi all'Ordine dei Predicatori di San Domenico Guzman, che si stabilirono a Chieri intorno al 1250.
I Domenicani officiano a Chieri, pur con alcune interruzioni, dall’inizio del secolo XIV, infatti sono citati negli antichi statuti civili del 1311. Dal 1427 al 1434 la chiesa fu anche sede dell’università degli studi di Torino, qui trasferita per le avverse condizioni sanitarie della città subalpina. 

Stile

Sia la Chiesa che il campanile sono in stile gotico.

Anno di Costruzione

La chiesa iniziò ad essere costruita nel XIV secolo ma i lavori continuarono fino al XV periodo in cui vennero fatte sostanziali modifiche come l'aggiunta delle file laterali di cappelle e la ricostruzione della facciata.
Il suo interno attuale è frutto di diversi interventi di cambiamento che cominciarono a partire dal XVII secolo.

Gli architetti

Come molti altri edifici ecclesiastici anche la Chiesa di San Domenico deve la sua costruzione ad un ignoto capomastro del secolo XIV e XV.

In evidenza

  • Di particolare pregio ed interesse il coro ligneo che, a seguito della ristrutturazione dell'800 non perde le sue decorazioni barocche seicentesche che erano state una precisa volontà del priore padre Giacinto Broglia.
  • Suggestivo il dipinto della Madonna del Latte realizzato sul primo pilastro di sinistra e risalente al XIV secolo. La leggenda vuole che colpito con la spada da un eretico, dal dipinto sgorgasse sangue.
  • Nel transetto sinistro (Cappella di San Matteo): è collocata la pietra tombale dell’ammiraglio chierese Ludovico Broglia, morto a Putignano in Puglia nel 1571, con figura del defunto rivestito di abiti che riconducono al suo ruolo di Cavaliere di Malta.
  • Nella cappella di San Tommaso d’Aquino si conserva il prezioso Cingolo di San Tommaso, reliquia già custodita a Vercelli, trasferita a Chieri nel 1821. Gli angeli l’avrebbero donato al Santo per preservarne la castità.
  • Nella Cappella del Crocifisso, la prima a destra, nel 1522 venne collocato un impressionante Crocifisso ligneo di grande forza evocativa, opera di Martino da Casale. Attualmente è conservato all'interno della sala capitolare.
  • In elenco alcune interessanti tele:
  • Presbiterio a destra: datato anno 1615 troneggia un dipinto di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, raffigurante la Resurrezione di Lazzaro.
  • Presbiterio a sinistra: presente una tela che riempie tutta la parete del 1615 del pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo che raffigura una scena corale quale la Moltiplicazione dei pani e dei pesci
  • prima cappella a destra: si può ammirare una copia del Gaudenzio Ferrari risalente al 1641 e raffigurante la Deposizione dalla Croce
  • terza cappella a destra: è conservato un capolavoro del  Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, che in una pala d'altare del 1615 rappresenta la Madonna e Gesù Bambino che, circondati da uno stuolo di angioletti, consegnano il Rosario rispettivamente a San Domenico e a Santa Caterina da Siena.
  • quinta cappella a destra: tela raffigurante la Sacra Sindone, dipinto di Orsola Caccia, figlia di Guglielmo.

La chiesa conserva alcuni affreschi del medioevo nella cappella più antica detta della SS. Vergine o del Dignare, da una giaculatoria mariana che inizia con le parole: Dignare me laudare te Virgo sacrata...”, situata alla base del campanile: si tratta delle storie di Maria Vergine, solo in parte sopravvissute alle vicende della cappella, semidistrutta dal crollo della cuspide.
Se quest'ultima fu completamente abbandonata, si sfruttò parte del suo spazio per creare una cappella, absidata e dall’apertura ad arco a tutto sesto dedicata a Santa Rosa da Lima, prima religiosa domenicana del Sud America ad essere innalzata agli onori degli altari.
L'organo, collocato nella controfacciata, risale al 1903, ma la cantoria è una pregevole opera settecentesca.

 
 

Apertura al pubblico

Le visite guidate sono a cura dell'Associazione Carreum Potentia.
Per consultare il calendario:
https://www.carreumpotentia.it/carreum-card-aggiornamenti/ 
La Santa Messa si celebra la domenica alle ore 8,30, 11, 12 e 19,30.

 
 

Indirizzo

via San Domenico 0. La foresteria è accessibile dal numero 1.

 
 

Contatti

Il priore nel 2019 è padre Giovanni Allocco
Sito internet: http://www.conventosandomenico.it
mail: info@conventosandomenico.it
tel. 0119403911

 

Tickets

Ingresso gratuito.

 
 

Servizi Aggiuntivi

Parcheggio gratuito e a pagamento di piazza Dante con oltre 200 posti

 

Come arrivare

In macchina dall'Autostrada Torino-Piacenza (A21):
uscire a Santena o a Villanova d'Asti e seguire indicazioni per Chieri

In macchina dall'Autostrada Torino-Milano (A4) o Torino-Aosta (A5):
percorrere un tratto di Corso Giulio Cesare, svoltare in Lungo Stura Lazio e seguire le indicazioni per Pino Torinese - Chieri

Mezzi Pubblici da Torino
-da Corso San Maurizio prendere la linea 30 delle autolinee GTT  Torino - Chieri scendere alla fermata 2842 ROMA in via ROMA a Chieri
La Chiesa di San Domenico dista 240 metri a piedi, il tempo di percorrenza è di 3 minuti
per info e orari GTT

- dalla stazione Porta Susa prendere la linea del servizio ferroviario metropolitano (sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri) e arrivo alla stazione di Chieri
per info e orari SFM

Mezzi Pubblici da Asti
dalla stazione di Asti prendere la linea 6 del servizio ferroviario metropolitano (sfm 6 Asti Torino) fermata Trofarello
dalla stazione di Trofarello prendere la linea 1 del servizio ferroviario metropolitano (sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri) e arrivo alla stazione di Chieri

Dalla Stazione di Chieri
- percorso a piedi: la Chiesa di San Domenico dista 700 metri, il tempo di percorrenza è di 3 minuti scegliendo viale Don Bosco.
- percorso con bus: la destinazione non è servita da mezzi pubblici.