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OPERE PUBBLICHE


PIAZZA CAVOUR

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Piazza Cavour: l'alta classe dei Monumenti

 
 

La scena urbana della Piazza è dominata da tre principali monumenti barocchi che con il loro stile caratterizzano uno spazio d'alta classe.

Chiostro di Sant'Antonio

La Chiesa di Sant'Antonio Abate risale al secolo XV ed è stata soggetta a diversi interventi edilizi.
Dell'antica chiesa gotica a tre navate allora esistente rimane solo più il campanile sul lato di piazza Cavour. Questa chiesa era annessa all'Ospedale di Sant'Antonio e dava ospitalità ai pellegrini diretti a Roma o in Terra Santa.
L'attuale chiesa è stata costruita dai Gesuiti nel XVIII secolo, su disegni di Filippo Juvarra (1678-1736), che incaricarono l'architetto Bays di ricostruire l'edificio grazie alla somma di denaro che gli stessi Gesuiti ricevettero nel 1767 dall'eredità della cittadina Ceppi. A seguito della soppressione dell'Ordine dei Gesuiti, ordinata dal Papa, la chiesa venne officiata dai Minori di San Francesco (provenienti dalla chiesa di San Giorgio) nel periodo dal 1776 al 1802.
Alla fine dell’Ottocento la casa fu innalzata di un piano per poter ospitare i numerosi membri della Scuola Facoltà di Teologia. L'edificio annesso alla Chiesa dove c'era l'ex convento, è stato ristrutturato e trasformato negli anni ed è diventato sede di uffici ed esercizi commerciali e aziende.

Chiesa dei Santi Bernardino e Rocco

La Chiesa dei SS. Bernardino e Rocco è di stile barocco e neoclassico.
L'anno di costruzione risale al 1775 mentre la cupola al 1742 e la facciata al 1792, ad opera rispettivamente degli architetti Bernardino Quadri, Bernardo Antonio Vittone, Mario Ludovico Quarini.
La chiesa conserva tre preziose tele di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625).

Nella sala conferenze si conserva il San Nicola da Tolentino, tela contornata di piccole scene raffiguranti i miracoli compiuti dal Santo, corredate dididascalie in lingua italiana del Cinquecento.
Molte le particolarità da mettere in evidenza come l'antica statua di San Giacomo provienente dalla demolita chiesa di San Giacomo, sita nell'attuale via Bastioni della Mina oppure l'Organo del secolo XVIII, il più antico della città, restaurato nel 2002 dalla ditta Fratelli Marin di Genova.
Sulla parete sinistra del presbiterio, esiste ancora l’altare barocco in legno e cartapesta con le reliquie di San Benedetto Martire, protettore dei Tintori.

Palazzo Balbiano di Colcavagno

L'antico edificio del Palazzo Balbiano di Colcavagno ristrutturato nel Settecento, ha un ingresso imponente caratterizzato da un pregevole scalone a due rampe, sul modello di quelli dei palazzi torinesi, attribuito senza fondamento all'architetto siciliano Filippo Juvarra.
Lo spazio della scala, davvero dominante, è studiato con dipinti raffiguranti finestre, che lo fanno apparire come una quinta scenica di notevole impatto. La sala principale presenta porte antiche, i sopraporta dipinti furono sostituiti da tele.  L'edificio (ex albergo Tre Re) ospita alcuni edifici commerciali e uffici finanziari.  Notevole il portale a grosse bugne. L'ultimo restauro risale al 2011.