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La Bellezza Ritrovata 15 giugno | 15 settembre 2022 

 

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Giorni e orario mostra
Programma

 

Manifesto della mostra La Bellezza Ritrovata

Quarto appuntamento per il progetto « RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro » , il cui obiettivo è raccontare, attraverso cinque mostre nell’arco di due anni, la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri, “Trame d’Autore”, oltre 300 opere realizzate da artisti di tutto il mondo, un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale.

Dopo la mostra « Un grande Abbraccio al Mondo » (maggio 2022) e la quarta edizione di «Tramanda» (settembre 2021), ora « La bellezza ritrovata » da mercoledì 15 giugno al 15 settembre 2022.

Alle origini del movimento artistico della Fiber Art, sviluppatosi negli Anni Sessanta, vi è infatti l’interesse per le culture di ogni luogo e tempo rilette attraverso il patrimoni antichi e contemporanei della tessitura. In essi, gli artisti vi hanno identificato il filo universale che collega popoli e tradizioni, individuando al loro interno i più svariati percorsi di esplorazione alla ricerca di significati e conoscenze poi elaborate con sensibilità, contenuti e modalità personali.

In libera adesione allo spirito di questa corrente, che è giunta ad oggi ricaricandosi delle incalcolabili esperienze del ‘900, il cammino dei fiber artist ha incrociato i passi di altri artisti visuali, che su strade parallele hanno dato valore al medium tessile giungendo, con incredibile sintonia, agli stessi elementi fondanti e punti teorici dell’arte della fibra: un nomadismo culturale inclusivo ed etico, attraverso il quale l’enciclopedia delle saggezze perdute, o di abituale consumo, si traducono in opere simili a grandi libri aperti tra le cui pagine trovano valore gli aspetti migliori di civiltà del passato e di oggi, al di là di qualsiasi barriera geografica o di pensiero.

Questo dato, estremamente interessante, emerge con chiarezza nella Collezione Trame d’Autore, chiamata nella sua mission a mettere in dialogo i diversi aspetti di un medesimo linguaggio, forse tra i pochi ad avere una continuità in costante metamorfosi ed espansione contemporanea, pur mantenendo i tratti identitari che la contraddistinguono.

 

Mostra

Precorrendo i tempi gli artisti, nella loro visione aperta e in anticipo sulla propria epoca, hanno da sempre espresso attenzione agli oggetti abbandonati, dimenticati o spesso considerati insignificanti. Ma è con il nascere delle avanguardie storiche del primo Novecento che questo interesse diventa un contenuto forte, declinato nei più eterogenei linguaggi e significati, rielaborati e trasformati in oltre 120 anni di storia dell’arte. Per la Fiber Art, in modo particolare, la sensibilità verso il recupero di materiali dismessi si presenta come un elemento connaturato, estrinsecato in un’infinita gamma di variabili e variazioni che riassumono, e al contempo travalicano, i concetti divenuti ormai classici e noti anche al grande pubblico: gli Object trouvé, oggetti trovati per caso e utilizzati come materiale espressivo, altri invece ascrivibili al ready made , elementi destinati ad usi diversi, mutuati, decontestualizzati e assurti a opera tout court, o ancora pezzi di uso quotidiano trasformati in assemblages. I fiber artist, utilizzando il telaio con un concetto non convenzionale, oppure sperimentando senza limiti l’off loom e il mixed media, hanno apportato dalle origini degli Anni Sessanta ad oggi una visione ancora maggiormente estesa, che sembra fluire da un atteggiamento di abituale sensibilità all’osservazione di ciò che ci circonda attraverso uno sguardo attento alle sfumature, ai dettagli, alle piccole e grandi cose abbandonate al loro destino, e invece utili ad una particolare poetica basata su una comunicazione visiva libera da regole e da medium espressivi omologati.

La mostra di opere
 tratte dalla collezione  Trame d’Autore intende evidenziare lo spirito pionieristico e originale del processo di riuso nella  Fiber Art che si apre su innumerevoli strade di lettura e fruizione. Un solo filo conduttore e tanti temi ,attraverso un multiforme susseguirsi di visioni: dalla  Recycling Art, ai  Combines di materiali apparentemente incompatibili tra loro, dalle morbidezze dei fogli per imballaggio alle lamiere intrecciate a fili colorati, dai detriti lasciati dal mare ricomposti in magnifiche sculture aeree per arrivare a soluzioni quasi impensabili di  Soft Sculpture che si abbarbicano duttili sulle superfici nelle quali vengono appoggiate.

Nel percorso proposto in sintonia con la mission del Museo Relazionale, si incontrano dialoghi che si interfacciano con la pittura, l a SprayArt, le voci narranti,  l’Arte Partecipata e   l’Installazione Collettiva Aperta “L’arte moltiplica l’arte”, un concatenarsi di artisti che si collegano allo spirito di un piccolo seme d’acero e il suo viaggio nel vento che lo porterà nelmondo. L’itinerario propone inoltre tre focus  site specific, cioè spazi appositamente pensati da altrettante artiste per questa esposizione all’Imbiancheria – Museo Relazionale, e una sezione tematica di  Libri Tessili d’Artista. Ancora una volta  la Fiber Art riesce a sorprendere, incuriosire e a colmare quel vuoto muto dell’usa e getta sostituito da gesti che rivalorizzano, impreziosiscono, riportano a nuova luce e vita donando bellezza.