Patto dei Territori

In data 31.03.2015 è stato stipulato il primo Patto dei Territori di cui sono stati promotori i Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Santena.
Col fine di comprendere una ampia estensione territoriale, il Patto è stato denominato della Collina del Pianalto e della Pianura del Po,in modo da includere una vasta area e trovare una linea comune di azione economica, culturale e anche politica

L'accordo intercomunale riflette la volontà politica di condividere bisogni, interventi, competenzeedopportunità in una prospettiva di collaborazione per migliorare le azioni di ciascuna amministrazione.
Le iniziative delle realtà comunali partecipanti avranno così maggiori possibilità di cogliere le opportunità che si presenteranno a scala sovra locale.

Il Patto dei Territorimira inoltre a coinvolgere tutte le realtà comunali facenti partedell'area di interesse.  
L'obiettivo è dico-progettare un modello di governance capace di superare iconfini dei singoli territori, pur salvaguardandone l'identità, permettere a punto un confronto, una collaborazione edelaborare e realizzare successivi interventi relativi alle tematicheritenute fondamentali da ciascuna delle realtà partecipi.

Le tematiche individuate si distinguono nelle seguenti macrocategorie:

L'accordo consentirà, inoltre, di intercettare le risorse regionali, nazionali ed europee, con particolare riferimento ai Fondi Strutturali 2014/2020, al fine di attivare una progettazione condivisa ed una rete di partenariato omogenea.

La sottoscrizione è aperta a tutti iComuni dell'area di interesse e agli enti facenti parte di categorieeconomiche e sociali, che condividano le finalità e gli obiettivisopra descritti. La sua validità è decennale sino al 31/12/2025 conpossibilità di rinnovo.

Al momento i Comuni che hanno aderitosono Poirino, Baldissero Torinese, Riva presso Chieri, Marentino,Sciolze, Pralormo, Pecetto, Unione Comuni Lago e collina: Arignano,Mombello, Montaldo e Moncucco; Andezeno,Cambiano, Pino Torinese

L'obiettivo del patto risiede nella valorizzazione delle risorsestorico, culturali ed economiche in modo da superare insieme la paura dellacrisi attraverso un processo di consapevolezza che tramuti tale freno in unaspinta verso il futuro.