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Chieri Capofila del Chierese

Dall'impegno...

Chieri deve rappresentare il Chierese e “pesare” nella costruzione della nuova area metropolitana, vedendo in Torino e nell’area vasta un’opportunità di sviluppo e presentandosi in questo contesto con le sue caratteristiche di zona con elevata qualità della vita, dell'ambiente e del lavoro. È necessario sviluppare una rappresentanza del Chierese che si appoggi su nuovi assetti istituzionali forti, costruiti in modo partecipato e non verticistico, e su nuovi strumenti amministrativi che garantiscano coesione fra i Comuni, servizi condivisi, efficienza amministrativa. L’unione dei Comuni potrebbe essere lo strumento per raggiungere tali obiettivi

...ai risultati

  • Avviati dialoghi con diverse Istituzioni locali per pianificare azioni di sviluppo condivise, innovative, sostenibili, equilibrate, partecipando e facendosi anche promotore e organizzatore diretto di incontri con amministratori e funzionari dei diversi enti territoriali e locali. Tali incontri, seminari, percorsi formativi hanno permesso il consolidamento del dialogo tra i diversi attori del territorio, finalizzato alla creazione di un'identità territoriale chierese e di un contestuale avvicinamento con la realtà metropolitana. Tra questi, ad esempio un percorso di formazione sulla progettazione in ambito di finanziamenti europei, a cui hanno partecipato dipendenti del Comune di Chieri, Pino Torinese e Pecetto
  • Stipulato il Patto dei Territori, denominato Patto della Collina del Pianalto e della Pianura del Po promosso dai Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Santena, volto a trovare una linea comune di azione in diversi settori di interesse e condividendo bisogni, interventi, competenze ed opportunità in una prospettiva di collaborazione per migliorare le azioni di ciascuna amministrazione e per aumentare il range di possibilità di cogliere le occasioni, anche in termini di finanziamenti, che si presenteranno su scala sovra locale (2015)
  • Stipulato il Patto di identità territoriale del Chierese-Carmagnolose-AltoAstigiano, che conta l’adesione di 28 dei 31 Comuni rientranti nella Zona Metropolitana n. 22 del “Chierese- Carmagnolese” e dell'Alto Astigiano, che benchè rientranti nella provincia astigiana trovano in Chieri il riferimento per i servizi scolastici, educativi e sanitari. La finalità è quella di valorizzare il territorio, simile sotto diversi aspetti, conferendogli un'unica identità e riconoscibilità. Il patto si propone come uno strumento per condividere bisogni, interventi, competenze e opportunità e prevede diversi ambiti di azione, quali: sviluppo economico sostenibile, welfare (politiche sociali, educative, del lavoro e formazione), cultura, turismo e beni culturali, mobilità, ambiente, paesaggio, difesa del suolo, pianificazione territoriale, sicurezza e controllo del territorio, innovazione, tecnologia, smart City, ottimizzazione organizzativa della Pubblica amministrazione (2016). Il patto di identità territoriale, prevede, tra gli strumenti di lavoro, sia un tavolo di lavoro politico, composto dagli amministratori dei comuni aderenti, che un tavolo di lavoro misto composto da tecnici e amministratori eventualmente interessati, con il compito di presentare ed avviare proposte e condividere esperienze e buone pratiche
  • Avviati, grazie al Patto di identità Territoriale e grazie alle altre relazioni instaurate tra i Comuni e altri Enti diversi i progetti interterritoriali:
  • progetto Lumat: nell’ambito di un finanziamento europeo Interreg – Centrale Europe si propone di migliorare la gestione delle aree ambientali all'interno delle grandi aree urbane in trasformazione, attraverso l'attento utilizzo e valorizzazione del suolo e dei servizi ecologici. Capofila del progetto è città metropolitana di Torino, Chieri partecipa come territorio dove viene sviluppato il progetto pilota
  • Ricerca IRES Piemonte “Chieri e i Comuni del Patto”: uno studio sulle variabili socio-economiche, infrastrutturali-territoriali e ambientali-paesaggistiche condotta dall'Istituto di ricerche economiche e sociali per il Piemonte sui comuni del Patto
  • Atlante del cibo: un progetto di ricerca inter-ateneo, promosso dall’Università di Torino, dal Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino. L’Atlante analizza, mappa e comunica il sistema del cibo proponendosi come strumento partecipato e inclusivo di indagine e, allo stesso tempo, progetto a sostegno di future politiche del cibo di questo territorio. E’ stato condotto in particolare un focus riguardante il chierese. In questo percorso obiettivo strategico è quello di realizzare un Distretto del Cibo dei Comuni appartenenti all’Area Omogenea 11;
  • Atlante del cambiamento: un progetto partecipato di pianificazione strategica dei Territori interessati dal Patto di Identità territoriale in tema di mobilità, urbanistica, ambiente, economia-sociale, sviluppo tecnologico, turismo, dinamiche sociali e demografiche. Si tratta di un percorso di osservazione, narrazione e azione sul territorio chierese-carmagnolese, realizzato attraverso uno studio di ricerca
  • Diversi progetti relativi a itinerari ciclabili, quali: Ciclabili sicure tra Chieri e il Po, Progetto Lan.Po - ciclovia dal Po alle Langhe e Ciclovia del Monviso. I progetti sono meglio descritti nella linea programmatica 5 Chieri in movimento
  • Candidatura del progetto Ad-Option, nell’ambito del bando europeo UIA – urban Innovative Action. Il progetto, di cui è capofila città Metropolitana, in partnership con i Comuni di Chieri, Venaria Reale, Settimo Torinese, Orbassano, Università di Torino, Links, Urban Alb e Golder, si propone di implementare delle strategie locali, individuando delle soluzioni basate sulla natura (NBS nature based solutions) che contribuiscano al ri-sviluppo e al ri-uso adattivo di terreni e aree abbandonate, con la partecipazione di associazioni e cittadini. Gli interventi nelle aree pilota, come quella di Chieri, serviranno per testare le metodologie individuate. Tali metodologie verranno quindi “adottate” dalla Città Metropolitana nelle sue policy e strumenti urbanistici programmatori per essere quindi estese a tutti i territori ricompresi nell’area metropolitana. Il progetto propone per Chieri la riqualificazione del compendio denominato “Area ex Scuola Mosso” finalizzata all’ampliamento del parco dell’Area Caselli e alla connessione di quest’ultimo con il Parco Tepice del Pellegrino.