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Storia

Carreum Potentia


L'occupazione romana del territorio ebbe inizio nel II sec. a.C. La presenza di preesistenti popolazioni celto-liguri è attestata da ritrovamenti archeologici e dal nome stesso di CÀRREUM, che pare avere radici pre-romane. 
Anche Plinio il Vecchio citò Càrreum Potentia tra le città splendide della IX Regione.

 

Dopoun primo secolo di prosperità per Càrreum, a partire dal II secd.C. la crisi economica prima, e le invasioni barbariche poi,causarono un lungo periodo di decadenza e di oblio. Nel 1037 Landolfo, vescovo di Torino, fortificò in Chieri il castello e ricostruì la chiesa dedicata a Santa Maria della Scala,elevandola a Collegiata. Gliabitanti, intanto, cominciavano a fare fortuna con i commerci grazieal passaggio di uno dei tanti rami della Via Francigena. 
IChieresi seppero conquistarsi una solida autonomia nonostante iconflitti che la vedevano contesa tra il vescovo di Torino eImperatore, tra i nobili Biandrate (vassalli del vescovo), e ilMarchese del MonferratoCruentelotte intestine dovute a dissidi tra concorrenti in affari o acontrasti di potere per il predominio nel governo portarono Chieri aessere riconosciuta come libero Comune già nel 1212.

Ilperiodo di massimo benessere del libero Comune corrispose con ilXV sec., pur sotto il "protettorato" della Casa di Savoia,astro nascente dello scenario politico piemontese. Ottenuta così unarelativa tranquillità politica, la città ebbe un prospero periododi crescita economica ed urbanistica. I ricchi proventi che dallefiliali estere affluivano alle casse delle famiglie chieresi dimercanti e soprattutto banchieri, finanziarono la costruzione dimolti "palacium" nello stile gotico del periodo.

Ilmedioevo vide la nascita di grandi edifici religiosi, mentre già nelsecolo successivo tornarono guerre, occupazioni, carestie e gravipestilenze che stremarono il tessuto sociale della città, fino afarle perdere completamente l'autonomia: con Emanuele Filibertoentrò a far parte degli Stati Sabaudi.

Laripresa economica avvenne solo con lo sviluppo in città dellatessitura e del sostegno della corporazione dei suoi imprenditori -l'Università del Fustagno: essi esercitavano direttamente ilcommercio delle materie prime e del prodotto finito, coordinandostrettamente altri soggetti, a loro subordinati, specializzatinell'esecuzione di singole fasi del processo produttivo.
Illavoro al telaio a mano nelle case private, di contadini, stagionali,donne e bambini costituì, dal XVI al XX secolo, la base del sistemaeconomico e con esso il principale mezzo di sostentamento, conl'agricoltura, della popolazione.

Per approfondire

Scopri i documenti e visita la Sezione Storia Locale della Biblioteca Civica di Chieri, che conserva il ricco materiale bibliografico sulla Città!