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Una nuova visione della pittura a Chieri fra Tre e primo Cinquecento

Da Guglielmetto Fantini, Antoine De Lonhy a Giovanni Martino Spanzotti e la ricchezza dell’arte chierese nell’epoca “d’oro” del tardo Medioevo e primo Rinascimento

 
Conferenza di Simone Bonicatto. Interviene Giovanni Donato


La presentazione, volta ad evidenziare l'evoluzione della pittura a Chieri tra il Trecento e i primi del Cinquecento, si snoda tra l'esposizione di fatti salienti noti e alcuni aspetti inediti, frutto degli studi di ricerca del dott. Simone Bonicatto, dagli albori di una tradizione pittorica locale alla ricchezza rinascimentale.

L'arrivo a Chieri di artisti provenienti da centri quali Asti, Vercelli o Alba contribuì all'avvio di una tradizione pittorica locale, trecentesca, consolidatasi poi nel corso del Quattrocento di cui gli affreschi della Cappella Villa in San Domenico, quelli della Cappella Gallieri nella Collegiata di Santa Maria della Scala, la Pala Tana nel Battistero dei primi del Cinquecento, ne costituiscono un esempio rappresentativo.

Nella fiorente epoca rinascimentale Chieri ospitò anche maestranze fiamminghe, tra cui i pittori Antoine de Lonhy e Giovanni Martino Spanzotti, le cui opere auliche ben si integrano con le opere più "popolari" di altri artisti, come ad esempio gli affreschi del pittore chierese Pseudo-Jacopino Longo arrichendo lo scenario artistico della nostra città.


 
Quando & dove


Mercoledì 17 aprile 2024
ore 17

Sala Conferenze 
Biblioteca Civica Chieri
vai Vittorio Emanuele II, 1

Ingresso libero

Per informazioni: biblioteca@comune.chieri.to.it   011.9428400