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Chiesa di Santa Maria della Scala

 

La Collegiata di Santa Maria della Scala sostituisce una chiesa romanica che era stata costruita attorno al 1016 dal vescovo di Torino Landolfo.
Per volontà dei canonici e della cittadinanza, fu ricostruita a partire dal marzo 1405 e consacrata nel 1436. la costruzione fu un cantiere rapido e molto importante: concorsero capimastri e scalpellini di tradizione lombarda e francese. Il modello architettonico si fa risalire alla chiesa del Carmine di Pavia.

Stile

Lo stile è quello gotico lombardo, mentre alcune cappelle sono in stile barocco ed alcune finestre in stile neogotico.

Anno di Costruzione

La costruzione risale al secolo XV, più precisamente tra il 1405 e il 1436, su volontà dei canonici, del Comune, del duca Amedeo VIII e delle principali famiglie chieresi.
Nel secolo XVI vengono realizzati lavori di ampliamento dell'Abside con l'intento di barocchizzarlo arricchendolo di stucchi ed affreschi con lo stile tipico dell'epoca.
Nel Seicento la maggior parte delle cappelle venne voltata a botte e ornata di stucchi e imponenti altari di legno e di marmo.
Nel Settecento si ricostruì la cappella della beata vergine delle Grazie, su disegno di Bernardo Antonio Vittone, che costruì il cupolino per illuminare la statua della Madonna, e utilizzò molti marmi di diverse varietà.
Alla fine dell’Ottocento l’intero edificio fu recuperato, con interventi talora impegnativi, su progetto dell’architetto Edoardo Arborio Mella (1808-1884). Egli volle “restituire” omogeneità stilistica all’intero edificio, sacrificando stucchi e aggiunte dei secoli XVII-XVIII. Anche la facciata vide la costruzione di due portali laterali e l’apertura degli oculi.
Tra il 1875 e il 1880 è stata effettuata una ristrutturazione con l'obiettivo di riportare la struttura allo stile gotico originario.

Gli architetti

La costruzione del secolo XV è opera di ignoto capomastro di ambito lombardo, al pari dell'ampliamento realizzato nel secolo XVI;
La cappella della beata vergine delle Grazie fu opera di Bernardo Antonio Vittone, mentre i restauri del XIX secolo furono guidati dal conte Edoardo Arborio Mella, in quel momento ritenuto il massimo specialista nel restauro delle chiese medioevali.

In evidenza

  • il Battistero a pianta ottagonale è caratterizzato nella fascia al di sotto della volta, da 15 affreschi raffiguranti la Passione di Gesù Cristo eseguiti da Guglielmetto Fantini tra il 1432 e il 1435, distribuiti a coppie per ciascuna faccia dell'ottagono. Notevoli le scene in cui Giuda riceve le monete del tradimento, della fustigazione fatta con cipolle e agli e la grandiosa composizione della Crocifissione, ricca di figure addolorate, di soldati, di dettagli molto espressivi come il gioco dei dadi. All'interno del Battistero è presente la scultura di ascendenza franco-fiamminga, di pregevole fattura raffigurante la Madonna del Melograno, e attribuita allo scultore borgognone Jean de Prindall.
  • All'interno della Cappella Tabussi, la sesta sul lato destro della navata si può ammirare un affresco della vergine che accoglie i Re Magi, mentre Giuseppe prepara il pranzo. L'opera risale al secolo XV ed è stata realizzata da un pittore della cerchia di Giacomo Jaquerio, maggiore pittore piemontese del quattrocento. A terra, la tomba di Henry Rampart, canonico della Collegiata morto nel 1503.
  • Il coro ligneo risale al Quattrocento ed è stato recentemente restaurato, è finemente intagliato con motivi vegetali (la malva, il fico, il giglio, ecc.), statue di profeti e guglie. Ai lati, l’Arca di Noè, l’Annunciazione, la Fuga in Egitto, la Discesa dello Spirito Santo.
  • Nell'ampia sacrestia si trovano mobili datati fine secolo XV - inizio secolo XVI, dalle splendide decorazioni a intaglio di sapore rinascimentale.
  • Il Gonfalone della Confraternita della Santa Croce è opera del 1622 del pittore Francesco Fea.
  • Il Pulpito ligneo risale al secolo XVIII.
  • Molte le tele conservate per il periodo dal secolo XVI al secolo XX,  le principali sono:

1. Resurrezione di Cristo di Giovanni Crosio (sec. XVII)
2. Sant’Anna e Sant’Antonio da Padova di Jan Miel (1651)
3. Due tele della peste e del voto del 1630 nella Cappella delle Grazie, del pittore Giuseppe Sariga (secolo XVIII)
4.Crocifissione nella Cappella del Crocifisso (ultima a sinistra), opera di Charles Dauphin detto Il Lorenese (1668-1670)

  • L'organo, già collocato nella controfacciata, è opera della ditta Vegezzi Bossi di Centallo. Attualmente (anno 2018) è smontato, in attesa di restauro.

Pillole di Curiosità

  • Il Paliotto, parte anteriore dell'altare, si presenta ricamato. Voluto per la chiesa dalle Clarisse di Chieri alla fine del Seicento, è una ricchissima rassegna di fiori, frutti e uccelli. L’oggetto è stato sapientemente restaurato alcuni anni fa nel laboratorio dell’Isola di San Giulio sul Lago d’Orta.
  • L'archivio capitolare della Collegiata, di recente schedato, si conserva in un locale adiacente. Rimane in sacrestia il grande mobile seicentesco che lo conteneva anticamente.
  • La preziosa biblioteca del canonico Tosco si trova in un locale adiacente, ma non è aperta alla consultazione.
  • Nella casa canonica una sala reca i ritratti dipinti dei predecessori del canonico Buschetti, realizzati nel secolo XVIII.
 
 

Apertura al pubblico

Le visite guidate sono a cura dell'Associazione Carreum Potentia.
Per consultare il calendario:
https://www.carreumpotentia.it/carreum-card-aggiornamenti/ 
La messa è celebrata tutte le domeniche alle ore 8, 9,30, 10,30 11,30, 18

 

Indirizzo

Piazza Duomo.
La casa canonica ha accesso da piazzetta Santa Lucia.

 
 

Contatti

parroco Don Marco Di Matteo.
Sito internet: http://www.duomodichieri.com.

 

Tickets

Ingresso gratuito.

 
 

Servizi Aggiuntivi

Parcheggio gratuito e a pagamento di piazza Dante con oltre 200 posti

 

Come arrivare

In macchina dall'Autostrada Torino-Piacenza (A21):
uscire a Santena o a Villanova d'Asti e seguire indicazioni per Chieri

In macchina dall'Autostrada Torino-Milano (A4) o Torino-Aosta (A5):
percorrere un tratto di Corso Giulio Cesare, svoltare in Lungo Stura Lazio e seguire le indicazioni per Pino Torinese - Chieri

Mezzi Pubblici da Torino
- da Corso San Maurizio prendere la linea 30 delle autolinee GTT  Torino - Chieri
scendere alla fermata CAVOUR in via Palazzo di Città / Via San Francesco d'Assisi a Chieri
Il Duomo di Chieri dista 180 metri a piedi, il tempo di percorrenza è di 2 minuti
per info e orari GTT

- dalla stazione Porta Susa prendere la linea del servizio ferroviario metropolitano (sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri) e arrivo alla stazione di Chieri
per info e orari SFM

Mezzi Pubblici da Asti
dalla stazione di Asti prendere la linea 6 del servizio ferroviario metropolitano (sfm 6 Asti Torino) fermata Trofarello
dalla stazione di Trofarello prendere la linea 1 del servizio ferroviario metropolitano (sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri) e arrivo alla stazione di Chieri

Dalla Stazione di Chieri
percorso a piedi: il Duomo di Chieri dista 1,1 metri, il tempo di percorrenza è di 13 minuti
percorso con bus: prendere la linea urbana 1 alla fermata 6122 DON BOSCO fronte stazione, scendere alla fermata CAVOUR  in via Palazzo di Città, 3. Dalla fermata il Duomo di Chieri dista 180 metri a piedi, il tempo di percorrenza è di 2 minuti
per info e orari servizio metropolitano ferroviario SFM
per info e orario linea urbana 1 GTT