1. Inizio pagina
  2. Contenuto della pagina
  3. Menu principale
  4. Menu di Sezione
Ambiente
Contenuto della pagina

Chieri 2030

 
Foto progetto Strade Aperte

STRADE APERTE

L’emergenza sanitaria Covid-19 ha costretto le comunità territoriali e le amministrazioni a ripensare la città, gli spazi pubblici e la mobilità urbana. Oggi è necessario tradurre i sacrifici imposti dal lockdown in opportunità, per rivedere il nostro modo di vivere, di spostarci e di concepire gli spazi cittadini.

“Strade Aperte Chieri” è un piano d'azione per riprogettare gli spazi urbani e la mobilità attraverso cinque aree di intervento: l’ampliamento degli spazi pedonali; l’istituzione di “Zone 30” per promuovere la convivenza tra auto, bici e persone a piedi; la possibilità per tutte le attività commerciali e artigianali di ampliare la propria superficie utilizzando lo spazio pubblico; la progettazione di interventi nel centro storico che implementino la visibilità dei varchi di accesso alla “Zona 30” e la possibilità di creare nuove bike-lane. 

 

Le bike lane sono definite dal codice della strada come “corsie ciclabili” e riguardano quella porzione della carreggiata destinata alla circolazione delle bici e, per brevi tratti, anche di altri veicoli, se le dimensioni della carreggiata lo consentono. Esse non vanno confuse con le più note piste ciclabili, ad uso esclusivo delle biciclette.

Per sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle strade aperte sono stati organizzati dei “weekend strade aperte”, durante i quali è stato bloccato il traffico delle auto per promuovere forme di mobilità sostenibile che consentano spostamenti in maggior sicurezza a piedi, in bici, con e-bike e con forme di micro mobilità. Attraverso questi weekend si è dato così modo alla cittadinanza di tornare progressivamente a vivere lo spazio pubblico, in maniera sicura e collettiva. 

 

 
Iconcina gruppo di persone

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, composto da 17 macro-obiettivi, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. 

L’Obiettivo 11.7 dell’Agenda 2030 vuole fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, con particolare attenzione alle donne, ai bambini, agli anziani e alle persone con disabilità.