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Chieri 2030

ZONA 30

È chiamata Zona 30 un’area della città (non una singola strada) all’interno della quale il limite di velocità è di 30 km/h e lo spazio pubblico - ripensato e ridisegnato - diventa più gradevole e vivibile.
Ogni Zona 30 persegue tre principali obiettivi:
- garantire una maggiore sicurezza prevenendo gli incidenti;
- ridare alle strade tutte le loro funzioni (spazio della mobilità) - anche di chi si muove a piedi e in bici -, del commercio, dell’incontro e della relazione, del gioco delle bambine e dei bambini e - nei centri storici - anche della fruizione turistica;- rendere lo spazio pubblico più bello, accogliente e vissuto.

Per informare i cittadini che stanno entrando in una Zona 30, il Comune di Chieri ha inserito ad ogni ingresso/porta la segnaletica verticale e orizzontale prevista dal Codice della Strada.
A rinforzo della segnaletica sono state posizionate anche delle fioriere quali elementi di riconoscibilità degli ingressi.
I pannelli e gli interventi grafici che consentono di segnalare e abbellire le porte della Zona 30 del centro storico sono stati immaginati dalle allieve e dagli allievi delle Scuole Primarie Nostra Signora della Scala e Pellico e della Scuola secondaria di I grado Quarini.

Nel medioevo la città di Chieri era circondata da mura di cui ancora oggi si possono ammirare alcune parti. Il “Giro delle Mura” è una passeggiata, segnalata da adesivi gialli e rossi lungo tutto il percorso, che segue il tracciato dell’antica cinta muraria che racchiudeva il centro di Chieri e che, oggi, corrisponde in gran parte al perimetro della Zona 30 del centro storico.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, composto da 17 macro-obiettivi, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

L’Obiettivo 11.b dell’Agenda 2030 prevede di incrementare l’accesso a sistemi di trasporti sicuri, sostenibili e convenienti per tutti; di migliorare la sicurezza stradale; di porre attenzione alle esigenze di chi vive in situazioni di vulnerabilità; di aumentare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e di incrementare la capacità di pianificazione e di gestione partecipata della città.

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